In queste ultime settimane si è molto parlato (e scritto) sul deposito cauzionale di Publiacqua e sulla legittimità o meno di questo provvedimento. Lo Studio Mattei, pur avendo una opinione precisa, si astiene dal commentare il merito. Ciò che vogliamo fare è invece un po’ di chiarezza sulle modalità di pagamento e di rimborso delle cifre in questione.
Nei comunicati ufficiali della azienda, che trovate qui e qui, si parla di domiciliazione della bolletta per evitare di pagare il deposito cauzionale. E’ vero, ma è facilmente attuabile solo per le utenze monofamiliari, non per i condomini. Nei condomini infatti esiste un contratto di fornitura dell’acqua con Publiacqua spa ed un servizio di pagamento (mediante lettura, ripartizione e incasso) appaltato alle società “letturiste”.
Queste società leggono i contatori degli appartamenti, ripartiscono la bolletta generale del condominio in tante bollette per singola utenza domestica e, una volta incassate tutte le bollette, provvedono a pagare la fattura generale del condominio. Non pare quindi possibile per i letturisti domiciliare sul loro conto corrente una bolletta generale senza avere certezza dell’incasso di tutte le bollette divisionali.
Come si può quindi ovviare al problema? Occorre prima di tutto che la questione venga posta all’ordine del giorno di una assemblea, successivamente aprire un conto corrente condominiale (per quei condomini che ne sono sprovvisti) e infine decidere come rimodulare il rapporto con i letturisti: eliminiamo il loro servizio facendo fare le letture all’amministratore che la inserisce in bilancio come una normale spesa oppure lasciamo che il letturista faccia solo la lettura e la ripartizione facendo pagare la bolletta generale all’amministratore?
Invitiamo i condòmini interessati a chiedere che la questione venga posta all’ordine del giorno delle prossime assemblee in quanto senza la delibera assembleare non è possibile fare alcunché.